Riprendo la Storia
RIPRENDO LA STORIA
L'Italia alla Grande Guerra
Le basi
(…) Rastatt, 14 novembre 1917. – Campo di concentramento dei prigionieri italiani. – Ore 20,30. –
Oggi ho compiuto 24 anni. Giornata grave. A rapporto, ci hanno promesso una prima distribuzione di cartoline. Speriamo! Giornalmente partono ufficiali per i campi definitivi, raggruppati per brigate. – Stamane il primo gelo, la prima brina dell’anno. Lessi un po’ di Leopardi e di Eneide; scrissi alcuni versi, come gioco di pazienza, senza alcuna inspirazione. Gran debolezza fisica: patii molto la fame, come il solito: a cena un mestolo di farina cotta in acqua. Cattive notizie dal Veneto e angoscia. Protesta mia contro colleghi che trattavano di farabutti gli interventisti, col senno di poi. La paura che la guerra prolunghi le loro sofferenze fisiche, li rende ferocemente egoisti. Desiderano solo la pace, a qualunque prezzo. Anch’io desidero ora la pace, dopo il disastro subito, ma non per me, che anelo solo di fuggire e ritornare a combattere. E combatterei terribilmente, con la forza della disperazione. – E qui morirei di fame, se sapessi che la durata della lotta migliorasse le sorti d’Italia. – Povera patria! Povera mia famiglia! – Ho fame: ma non è nulla al confronto del dolore. – CEG.
Da Carlo Emilio Gadda, “Giornale di guerra e di prigionia”
Carlo Emilio Gadda fu sottotenente degli Alpini durante la Prima Guerra Mondiale: “Giornale di guerra e di prigionia”, il diario che egli tenne fra il 24 agosto 1915 e il 31 dicembre 1919, racconta la sua vita di soldato, prima al fronte e poi prigioniero dei Tedeschi. È un documento straordinario, nel quale Gadda scrive del suo affrontare il combattimento, la morte, la fame, il dolore, l’amore, la vita insieme alle tante altre “coserelle interessanti” che lo circondano, dimostrando coraggio, lucidità, sensibilità e intelligenza stupefacenti. Con una lingua in cui già traspare la potenza evocativa che caratterizzerà le sue opere letterarie future, Gadda restituisce, un attimo dopo l’altro, insieme alla propria, pure la storia dell’Italia di quegli anni.
L’azione
“Giornale di guerra e di prigionia” di Gadda è uno scritto fondamentale: utilissimo, oltre che per ricordare, per riflettere sulla nostra contemporaneità. Il progetto RIPRENDO LA STORIA – L’Italia alla Grande Guerra intende operare in questo senso, coniugando scrittura e oralità, per offrire alla Cittadinanza un’immagine della partecipazione Italiana alla Prima Guerra Mondiale che procuri una conoscenza attiva, cui si giunga tramite la curiosità e lo stupore.
Per farlo l’Istituto di studi storici Gaetano Salvemini innesca una collaborazione con l’Associazione culturale Compagnia Marco Gobetti, che cura la scrittura e la realizzazione dello spettacolo:
“Gaddus alla Guerra Grande – Monologo per un attore e un mimo”
liberamente ispirato a “Giornale di guerra e di prigionia” di Carlo Emilio Gadda.
Lo spettacolo si offre non come operazione di memoria fine a se stessa, atto restitutivo dell’artista al cittadino, ma come elaborazione poetica in cui cittadino e attore sono coinvolti contemporaneamente e attivamente. Si tratta dunque di uno spettacolo di teatro civile, non solo per il tema che affronta, non solo perché permette di restituire una realtà storica che è e deve essere riconosciuta quale patrimonio collettivo; ma soprattutto perché, nel farlo, si dispone alla ricerca del cives che lo spettatore è e ne sollecita la partecipazione (intellettuale e morale, oltre che emotiva).
Lo spettacolo Gaddus alla Guerra Grande evoca un’immagine della partecipazione Italiana alla Prima Guerra Mondiale tesa a procurare una conoscenza attiva, cui si giunga tramite la curiosità e lo stupore; uno spettacolo “popolare alto” – dedicato in particolare agli studenti delle scuole secondarie superiori, ma concepito per ogni genere di pubblico – che cala il racconto di Gadda in una vicenda vissuta da un giovane studente alle prese con la prima prova scritta dell’esame di maturità. È proprio dall’incontro fra i due protagonisti, il giovane immaginario studente di fine ‘900 e il giovane vero soldato di inizio ‘900, che la Grande Guerra diventa anche il tramite per riflettere sui meccanismi di ogni guerra del presente. In scena un attore di prosa e un mimo: il primo racconta e interpreta; il secondo ne sublima l’azione – per osmosi, consequenzialità e contrappunto – attraverso l’uso del corpo e la produzione di suoni dal vivo.
Per parte sua, l’Istituto di studi storici Gaetano Salvemini, coinvolgendo studiosi di chiaro valore, cura la realizzazione del libro:
Scrittori e trincee – La Grande Guerra degli intellettuali italiani con, in appendice, il testo teatrale “Gaddus alla Guerra Grande”
Gli intellettuali italiani presero intensamente posizione sulla Grande Guerra. Moltissimi, come naturale, nei mesi di neutralità, nei quali le diverse opzioni in campo si confrontarono in un ampio e spesso infuocato dibattito. Ma anche in seguito, nel corso della guerra e sino alla sua conclusione. Il confronto investì il terreno letterario non meno di quello politico e gli artisti non mancarono di far sentire la loro voce, cosicché si potrebbe dire che mai, prima d’allora, il coinvolgimento del mondo della cultura fu così pieno. In certo qual modo, i termini stessi della discussione intellettuale prefigurarono le linee dello sviluppo che avrebbe preso anche nel dopoguerra. Il testo avrà preminenti finalità divulgative, sintetizzandone la varietà e l’ampiezza, in considerazione delle caratteristiche soprattutto didattico-formative del progetto.
I saggi storici sono redatti da noti studiosi, fra cui Leonardo Casalino, Alberto Cavaglion e Marco Brunazzi, pure curatore del volume.
In appendice sarà pubblicato il testo teatrale “Gaddus alla Guerra Grande”, a cura di Marco Gobetti e di Leonardo Casalino.
L’uscita del volume è prevista per i tipi di una casa Editrice (Edizioni SEB27) che garantisce una distribuzione su tutto il territorio nazionale.
Cronoprogramma
La prima nazionale dello spettacolo Gaddus alla Guerra Grande avviene a Torino nella Sala Grande della Casa del Teatro Ragazzi e Giovani.
Successivamente lo spettacolo debutta in cinque città italiane: Cuneo, Milano, Trento, Udine, Verona.
Ogni debutto prevede una doppia replica nella stessa giornata, per gli Studenti delle Scuole secondarie superiori e per la Cittadinanza.
L’uscita del libro Scrittori e trincee – La Grande Guerra degli intellettuali italiani (con, in appendice, il testo teatrale “Gaddus alla Guerra Grande”) precede la prima nazionale dello spettacolo.
Calendario nel dettaglio:
Mercoledì 13 settembre: Conferenza stampa a Palazzo Lascaris (via Alfieri 15, Torino), Sala Aldo Viglione, alle ore 11.00 per il progetto “Riprendo la storia – L’Italia alla Grande Guerra” e il debutto dello spettacolo "Gaddus alla Guerra Grande"
Venerdì 15 Settembre 2017 – 17:30
Polo del ‘900, Sala conferenze (Torino, corso Valdocco 4a)
Presentazione del progetto “Riprendo la storia – L’Italia alla Grande Guerra” e del volume “Scrittori e trincee – La Grande Guerra degli intellettuali italiani”
Repliche dello spettacolo “Gaddus alla Guerra Grande”
– 27 settembre 2017, h 21.00 (ingresso libero e gratuito, per studenti e cittadinanza), Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, corso Galileo Ferraris 266, Torino
– 29 settembre 2017, h 11.00 (per studenti) e h 19.30 (per la cittadinanza), Casa della Memoria, via Confalonieri 14, Milano
– 2 ottobre 2017, h 10.30 (per studenti) e h 21.00 (per la cittadinanza), Sala San Giovanni, via Roma 4, Cuneo (CN)
– 4 ottobre 2017, h 10.30 (per studenti) e h 18.30 (per la cittadinanza), Sala teatrale dell’Educandato Statale Agli Angeli, via Cesare Battisti 8, Verona
– 6 ottobre 2017, h 10.30 (per studenti) e h 21.00 (per la cittadinanza), Teatro Cuminetti, via Santa Croce 67, Trento
– 10 ottobre 2017, h 9.00 e 11.00 (per studenti), Teatro Nuovo Giovanni da Udine, via Trento 4, Udine
Tutte le matinée sono dedicate a studenti delle Scuole secondarie superiori e sono a ingresso gratuito su prenotazione o inserite in specifiche offerte didattiche locali.
Tutte le repliche serali, dedicate all'intera cittadinanza, sono a ingresso libero e gratuito.